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Convegno per “un progetto Appennino”

Convegno per “un progetto Appennino”
Roma, 4 dicembre 2024 - Acquario Romano

Si è svolto nella mattinata del 4 dicembre il Convegno promosso dalla Fondazione Argentina Altobelli ETS per presentare “Un progetto per l’Appennino”.
La relazione svolta dal Presidente Pasquale Papiccio ha evidenziato le linee direttrici del progetto, presentato alle Istituzioni e alle Parti Sociali, con l’obiettivo di costituire una alleanza di settore per il rilancio delle aree interne e di quelle dell'Appennino, passaggio obbligato per un rilancio più complessivo del Paese.
Valorizzazione della risorsa acqua, di quella del legno e di quella agroalimentare in un percorso condiviso tra istituzioni e parti sociali per mettere al centro persone lavoro e imprese; queste le parole d’ordine per rispondere ai cambiamenti climatici, alla desertificazione di aree crescenti del Paese e per far crescere occupazione e salari.
Nel dibattito sono intervenuti il Sottosegretario all’Agricoltura Luigi D’Eramo, il Presidente della CIA Cristiano Fini, il Presidente della Confagricoltura Massimiliano Giansanti, il Presidente della Copagri Tommaso Battista, il Vice Presidente di Coldiretti David Granieri, il Direttore Generale dell’Anbi Massimo Gargano, il Segretario Generale della Fai Cisl Onofrio Rota, la Segretaria Generale della Uila Enrica Mammucari.
In particolare, il Sottosegretario D’Eramo ha proposto alla Fondazione di partecipare al tavolo istituzionale, che sarà convocato a partire dal mese di gennaio e che costituirà la cabina di regia per la gestione delle opportunità di rilancio delle aree interne. Invito condiviso dalla Fondazione che intende contribuire con le proprie proposte alla costituzione di una forte alleanza tra tutte le parti interessate.
I cambiamenti che muovono impetuosi a livello globale avranno ricadute inevitabili sul Settore Agroalimentare e sulle aree più fragili del Paese, la risposta vincente può venire solo da un loro pieno inserimento in un progetto di rinascimento teso a valorizzare in primo luogo la unicità delle nostre produzioni agroalimentari e la bellezza di località turistiche in grado di raccontare secoli di storia.