Michelangelo Ingrassia
Avola, quel dicembre di 55 anni fa
Nel 1968 la città di Avola fu epicentro di una lotta sindacale decisiva non solo per i braccianti siciliani ma per tutte le vertenze in quel momento aperte nel Paese e riguardanti le gabbie salariali, lo squilibrio Nord/Sud, la presenza armata delle forze dell’ordine nelle manifestazioni dei lavoratori.
I fatti di Avola, segnati dalla morte di due militanti sindacali, sono rappresentativi di quel Sessantotto dei lavoratori e del Sindacato che mirava ad un cambio di paradigma del lavoro abolendo le vecchie sovrastrutture gerarchiche della produzione e orientando l’emergente società del benessere in direzione di una diversa ed equa distribuzione della ricchezza nello stesso momento in cui gli studenti puntavano alla trasformazione della società italiana.